Il tecnico dell’Under 15 della Giovani Cryos, vincitrice dei Regionali, non nasconde il suo rammarico per la sospensione dei campionati: “Persa l’occasione di confrontarci con altre realtà”
La stagione del tecnico dei Giovani Cryos Nicola Ungaro e dei suoi Under 15, sebbene conclusa in anticipo a causa dell’emergenza del Covid – 19, non può che definirsi comunque trionfale.
L’inarrestabile cavalcata in campionato, un torneo dominato sin dagli albori davanti alla corazzata (e favorita) Taranto, i festeggiamenti di fronte a migliaia di spettatori in un “Dimitri” che, inconsciamente, ha chiuso i battenti della stagione agonistica in una meravigliosa mattinata di inizio marzo.
Tutte fotografie indelebili, anche se il rammarico di non aver completato il cammino c’è, eccome: “Siamo dispiaciuti per non aver potuto disputare le fasi finali e misurarci con altre realtà di tutto rispetto. Sarebbe stata una bella occasione per confrontarci e capire fino a che punto ci saremmo potuti spingere con questo splendido gruppo che, ricordo, è costituito per l’80% da nati nel 2006. Sono però soddisfatto del processo di maturazione dei ragazzi e delle competenze che hanno potuto sviluppare in questo percorso e mi auguro di aver trasmesso loro qualcosa di importante per la loro formazione calcistica ed umana”.
Grazie allo smart working fortemente voluto dal presidente Giuseppe Lafratta, però, i ragazzi continuano gli allenamenti: “Penso sia stata un’idea geniale, che ha consentito che i ragazzi non si sentissero abbandonati e che consolidassero quel senso di appartenenza alla società Cryos, ma soprattutto di attaccamento ad uno splendido gruppo di istruttori. E’ stato un modo semplice ed originale per coinvolgere tutti i tesserati, impegnandoli con delle belle e divertenti attività che si potevano svolgere anche in spazi limitati. Bellissima iniziativa e complimenti a tutto lo staff in tal senso impegnato”.
Il rapporto con i suoi atleti è stato molto più forte del Covid – 19: “Sono in contatto periodicamente con i ragazzi sollecitandoli a non mollare in primis nello studio e poi nell’attività fisica per quanto a loro possibile nel rispetto delle norme vigenti. La cosa che mi sta a cuore è sapere che stiano tutti bene e che siano vogliosi di riprendere l’attività interrotta ormai da due lunghi mesi. Con l’ultimo DPCM almeno avranno la possibilità di riprendere l’attività all’aperto, anche se in solitudine, ma è un buon inizio che ci fa ben sperare in un ritorno, a breve ci auguriamo, in struttura ad allenarci tutti insieme”.
Ma mister Ungaro come sta vivendo questi giorni così particolari? “Lavorando da casa in smart-working e cercando di elevare a valore i lati positivi di questa immane tragedia che purtroppo ha determinato la morte di tanti nostri cari fratelli e sorelle. Diciamo che uno degli aspetti positivi è quello che mi sto godendo la famiglia e soprattutto la “quotidianità” con i miei figli cosa a cui non ero più abituato ormai da anni in quanto entrambi fuori uno per gli studi Universitari e l’altro per lavoro. Spero tanto che questo momento passi in fretta, che questo virus possa essere sconfitto e che si possa ritornare alla normalità ed alla riconquista delle nostre libertà”.