Giovani Cryos: Bologna, Coerver Coaching e Juniores per una stagione da protagonisti

26 Luglio 2020

La società biancoverde si conferma eccellenza nel calcio giovanile del territorio: parlano i tecnici Nicola Amandonico e Claudio Gentile

La stagione 2020/21 non è ancora ufficialmente iniziata per la Giovani Cryos è da tempo partita la programmazione per un futuro importante.

Nei giorni scorsi, dopo tre anni di affiliazione alla LND, la società del presidente Giuseppe Lafratta e del direttore Fabio De Vita ha ufficializzato il passaggio da associazione sportiva dilettantistica a società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, importante anche alla luce della prossima partecipazione al campionato Juniores.

Proprio sulla disputa del torneo degli Under 19 è intervenuto uno dei tecnici più esperti, Nicola Amandonico: “Era un progetto sul quale la società si stava concentrando da tempo, per i ragazzi è un’occasione per continuare a vestire la nostra maglia in un torneo importante. Un segnale forte per completare con l’atleta un processo di crescita”.

Ma la partecipazione al massimo torneo giovanile non è l’unica novità in casa Cryos, che dalla ripresa degli allenamenti è anche al centro sportivo “Vivisport“: “Ho sempre ritenuto questa la struttura migliore sul territorio – confida Amandonico – per i nostri tesserati un’alternativa di grande livello ai campi sui quali già si allenavano: per loro, che hanno sofferto più di tutti il periodo di stop forzato a causa del covid, sembra il dolce risveglio dopo un brutto sogno”.

Oltre alle novità, ci sono però importanti conferme. Anche quest’anno, infatti, la Cryos sarà Centro Tecnico Bologna Fc: “E’ un valore aggiunto per i nostri giovani calciatori – commenta l’allenatore Claudio Gentile – ed un’occasione anche per noi mister che dobbiamo elevare ulteriormente il livello di attenzione. I tecnici biancoverdi sono tra i più apprezzati in Puglia anche grazie all’utilizzo del Coerver Coaching, metodo di allenamento che eredita il nome dal suo fondatore Wiel Coerver che negli anni ‘70 e ‘80 ha avuto l’intuizione nel ricercare un modello che potesse far crescere i giovani calciatori: “Con queste metodologie tocchiamo con mano i miglioramenti degli atleti giorno dopo giorno”.